Cinelli viene fondata a Milano
Cino Cinelli fonda l'azienda a Milano, dando inizio a un viaggio lungo 75 anni all'insegna dell'ossessione ingegneristica e dell'innovazione nel design.
Da officina milanese a icona mondiale delle corse, del design e della cultura ciclistica urbana, Cinelli ha sempre trattato la bicicletta come un oggetto di performance e immaginazione.
Nella Milano del dopoguerra, l'ex ciclista professionista Cino Cinelli inizia a migliorare ossessivamente gli strumenti del ciclismo. Le sue prime innovazioni in termini di sicurezza, materiali ed ergonomia ridefiniranno i componenti delle biciclette moderne e getteranno le basi dell'etica Cinelli incentrata sul design.
Cino Cinelli fonda l'azienda a Milano, dando inizio a un viaggio lungo 75 anni all'insegna dell'ossessione ingegneristica e dell'innovazione nel design.
Alle Olimpiadi di Roma, Cinelli lancia la serie di attacchi manubrio 1A in alluminio e manubrio abbinato, caratterizzati da un esclusivo sistema di chiusura parallela e dalla caratteristica anodizzazione "lattea". Questi modelli diventano le prime vere icone globali del marchio.
Sia Eddy Merckx che Felice Gimondi scelgono il manubrio Cinelli; la “64” diventa nota come Gimondi e la “65” come Merckx in tutti i negozi di biciclette europei.
Viktor Kapitonov vince l'oro alle Olimpiadi su strada in sella a una Cinelli Supercorsa, così ambita che negli anni delle Olimpiadi tutta la produzione Supercorsa è destinata agli atleti, non ai clienti.
Cinelli rivoluziona le selle con la Unicanitor, sostituendo per sempre il cuoio e diventando il modello per le selle da corsa moderne. Utilizzata da Merckx, Gimondi e dai migliori campioni dell'epoca.
Cinelli si evolve da innovatore di nicchia a marchio di corse di livello mondiale. La Supercorsa definisce l'acciaio ad alte prestazioni, mentre atleti e designer di tutto il mondo elevano Cinelli da leggenda dell'officina a icona internazionale.
Per la prima volta nella storia, Ole Ritter stabilisce il record dell'ora su una Cinelli Supercorsa.
Un'identità audace e moderna sostituisce completamente l'araldica. Il logo Lupi diventa rapidamente il logo ciclistico più imitato dell'era moderna.
La costruzione sperimentale mediante saldatura TIG di Andrea Pesenti porta direttamente alle tecniche utilizzate in seguito sul Laser.
Sotto la direzione artistica di Antonio Colombo, Cinelli fonde il design italiano più radicale con il ciclismo ad alte prestazioni. Le collaborazioni con designer e artisti d'avanguardia infrangono ogni regola, culminando nell'innovativa Laser.
Mendini, Guerriero e Ceccariglia ridisegnano l'estetica di Cinelli attraverso telai, abbigliamento, cataloghi e accessori, fondendo l'arte postmoderna con il ciclismo ad alte prestazioni.
Il primo vero negozio di ciclismo lifestyle in Italia, progettato da Franco Raggi con luci di Castiglioni, dove si possono trovare Cinelli e oggetti di culto mondiali (Oakley, Patagonia). Tra i suoi clienti figurano Norman Foster ed Eric Clapton.
Un concetto aerodinamico radicale, mirato ai record dell'ora e alle cronometro a squadre. Vengono costruiti solo circa 300 telai in 10 anni, molti dei quali destinati alle squadre nazionali. La Laser diventa un'icona del design e delle corse.
Una Supercorsa in edizione limitata con grafiche realizzate dalla leggendaria casa di design italiana Fornasetti.
Un innovativo movimento centrale fuso che canalizza il flusso d'aria per rimuovere l'umidità; ampiamente adottato da altri telaisti di fascia alta.
Cinelli presenta la Rampichino, che diventa leader del mercato MTB in Italia e apre la strada al movimento MTB europeo.
Keith Haring riceve una MTB Cinelli e una Laser; più tardi, sorprende Colombo con una Laser interamente dipinta a mano con le sue grafiche distintive. Diventa il simbolo dello spirito Cinelli, che unisce arte e ciclismo.
Cinelli unisce il sughero naturale all'EVA per creare il primo nastro manubrio confortevole e ammortizzante. Andy Hampsten vinse il Giro d'Italia indossando il nastro in sughero senza guanti . Ancora oggi è utilizzato nella sua forma quasi originale.
Cinelli diventa il punto di riferimento globale per il movimento emergente del ciclismo urbano. Sperimentazioni con il titanio, lavorazioni CNC, mondi grafici e collaborazioni con subculture ridefiniscono il concetto di marchio di biciclette.
L'attacco manubrio più leggero di sempre (110 g, titanio in tripla lega). Con esso Lance Armstrong vince il campionato del mondo.
Cinelli chiama "Bootleg" le sue bici ibride completamente nere, un tempo utilizzate in ambito underground. Utilizzate nei deserti, nelle città e sui percorsi Ironman, con grafiche di Alessandro Pessoli (collezionate dal MoMA). Precursore dell'attuale categoria di bici urban performance.
Un'innovazione ergonomica rivoluzionaria, venduta in 20.000 unità al mese prima del controverso divieto UCI del 1997.
La lavorazione CNC estrema consente di personalizzare enormi grafiche; Mario Cipollini è famoso per la versione di Pamela Anderson.
Lance Armstrong vince il Tour de France con un Cinelli 101: l'ultima grande vittoria nella storia del ciclismo su un attacco manubrio a penna.
Insieme a Ferrari, Alessi, Vespa e altri giganti, Cinelli è riconosciuta come un pilastro del patrimonio del design italiano.
Il RAM riscuote subito un grande successo tra i professionisti; Gilberto Simoni vince il Giro del 2003, citando la rigidità e la tattilità senza pari.
Un telaio da pista in alluminio semplice ma ad alte prestazioni che diventa un'icona urbana globale, utilizzato da squadre corsa pista, corrieri, designer e campioni di criterium come la Red Hook. Ancora oggi in produzione.
In collaborazione con Columbus, Cinelli lancia il primo telaio da corsa in acciaio inossidabile al mondo. Successivamente, verrà lanciata un'edizione limitata in collaborazione con Rapha.
Un'opera d'arte in edizione limitata esposta insieme alle interpretazioni di KAWS e CR Stecyk II a San Francisco.
Viene lanciato il primo telaio pista ad alte prestazioni al mondo, il Cinelli-MASH, specifico per l'uso urbano, che diventa immediatamente un fenomeno subculturale. Il team vince la prima classifica a squadre Red Hook (2013).
Una serie di manubri e nastri manubrio RAM in edizione limitata, con le grafiche del leggendario tatuatore, diventano best-seller a livello mondiale.
Cinelli diventa la prima azienda ciclistica a sponsorizzare l'evento, dominando per 5 anni; in seguito continua a vincere con Cinelli-Chrome.
Cinelli si espande nel ciclismo d'avventura, nelle collaborazioni con artisti in edizione limitata e nelle moderne prestazioni in carbonio, continuando a vincere titoli mondiali e a influenzare la cultura ciclistica globale.
Cinelli entra nella categoria adventure touring; il film “Tour d'Afrique” con Lucas Brunelle, Chas Christiansen e Dario Toso debutta al Bicycle Film Festival.
I prodotti in edizione limitata realizzati in co-branding valorizzano lo status di Cinelli come marchio più autentico nel ciclismo urbano.
La Laser Nostra viene venduta per 50.000 dollari all'asta Red Auction organizzata da Jonathan Ive, Marc Newson e Bono.
Una serie di collaborazioni globali con artisti di fama mondiale, che si esprimono attraverso cappellini, accessori e prodotti.
L'atleta Alfred Bobe Jr vince la Monster Track per la quarta volta su una Cinelli in carbonio Made in Italy dipinta a mano. Futura ne dipinge una seconda versione come regalo ad Antonio Colombo.
Il premio a squadre più prestigioso nelle gare criterium a scatto fisso
In sella alla Cinelli Superstar “Peso Piuma” team edition.
Diventa campione del mondo in sella alla Cinelli Pressure.
Un'edizione limitata Made in Italy creata in collaborazione con gli eredi di Alessandro Mendini, che prosegue il dialogo quarantennale di Cinelli tra ciclismo e design.
Cinelli collabora con Larry VS Harry, azienda danese pioniera nel settore delle cargo bike, per creare una cargo bike in edizione limitata in stile "long john", che fonde l'estetica street contemporanea con la tradizione tecnica dei corrieri ciclistici. Il progetto amplia la tradizione di collaborazioni interculturali di Cinelli.
Cinelli e Oakley uniscono le forze in una collaborazione storica che unisce due icone del design ad alte prestazioni. Il progetto rivisita le radici dei primi anni del lifestyle di Cinelli – quando Gran Ciclismo fu il primo negozio in Italia a presentare Oakley – proiettando entrambi i marchi verso un nuovo futuro della cultura ciclistica.
Cinelli collabora con Yinka Ilori per un'edizione limitata audace e ricca di colori che fonde il linguaggio visivo della diaspora africana con l'artigianato del design italiano. La collezione celebra la gioia, la comunità e l'espressione di sé in bicicletta, proseguendo la tradizione decennale di Cinelli di collaborare con gli artisti più influenti al mondo.